Al Retail Summit che si è tenuto a Stresa sul Lago Maggiore a fine giugno si è parlato a lungo delle sfide che il mondo del food dovrà affrontare e ci si è interrogati in maniera particolare sulle novità che il digitale potrebbe portare in questo settore.
Mario Resca, Presidente Confimprese, spiega: “I retailer continuano a spingere su nuove aperture che aumentano il livello occupazionale, sfruttando l’onda positiva del food che sempre più si declina nello street food anche da strada.” Ormai diventato un vero e proprio fenomeno, lo street food è molto apprezzato nel nostro Paese da nord a sud, dalla grande città al comune di provincia. Sarà complice la nostra cucina semplice e gustosa e il nostro spirito conviviale, ma il cibo di strada mette d’accordo proprio tutti.
Ancora limitato invece è il peso che ha il digitale: gli e-commerce con cui è possibile ordinare il cibo take away o le app per prenotare un tavolo al ristorante fanno ancora fatica a decollare. Sembra che gli italiani preferiscano ingredienti genuini, freschi e preparati al momento rispetto a quelli delle grandi catene che consegnano a casa. Anche il tempo di attesa non invoglia ancora gli italiani a orientarsi sul digitale: la rapidità del servizio non è ancora ottimale e si preferisce scendere in strada per gustare le specialità tipiche del territorio.
E voi da quale parte state? Preferite il cibo fresco di strada per riscoprire le tradizioni locali o la praticità di una consegna a domicilio di qualche cucina internazionale?
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