Il Piano Industria 4.0 prosegue il suo iter. Dopo il programma di incentivi fiscali (iper e super ammortamento), avviato nel 2016 per l’acquisto di beni, macchinari digitali e software, che ha dato una vigorosa spinta agli investimenti, il 2018 si dedica ora alla formazione. Per introdurre le imprese alla Quarta rivoluzione industriale il Governo ha stanziato una serie di incentivi rivolti al capitale umano, finalizzati alla formazione, l’aggiornamento, l’acquisizione di competenze che fanno capo a tre macro categorie: vendita e marketing, tecniche e tecnologie di produzione, informatica. La formazione sarà affidata ai competence center, poli universitari e imprese ad alta specializzazione che supporteranno le aziende attraverso progetti di innovazione, trasferimento tecnologico, ricerca e sviluppo industriale. Il piano si pone in risposta alla crescente domanda di professionisti ‒ analisti e progettisti di software, esperti in applicazioni, ingegneri programmatori, disegnatori industriali ‒, posizioni per le quali la domanda supera l’offerta e, di conseguenza, le retribuzioni sono in crescita.
La tecnologia è quindi sempre più considerata tra le scelte di business delle aziende, principalmente nelle tre aree dei processi aziendali evidenziate dal Piano:
- Smart Lifecycle: sviluppo prodotto, gestione ciclo di vita e gestione fornitori
- Smart Supply Chain: pianificazione flussi fisici e finanziari
- Smart Factory: produzione, logistica, manutenzione, qualità, sicurezza e rispetto norme.
Ma dove si direzionano nello specifico gli investimenti le aziende?
- Internet of Things (per il 63% del mercato Industria 4.0 italiano, equivalente a 1 miliardo di euro*): machine learning e applicazioni intelligenti, robotica avanzata per oggetti sempre più autonomi e capaci di collaborare tra loro (droni, elettrodomestici, auto, ecc.)
- Industrial Analytics (20%, 330 milioni di euro): big data, raccolta, elaborazione e analisi dati avanzata, cyber security
- Cloud Manufacturing (9%, 150 milioni di euro): accesso su piattaforme informatiche in cloud a un insieme condiviso e configurabile di risorse manifatturiere
- Advanced Automation (8%, 120 milioni di euro): sistemi di produzione e di movimentazione autonomi e collaborativi
- Advanced Human Machine Interface (1%): piattaforme di conversazione uomo-macchina evolute, realtà virtuale e aumentata per esperienze sempre più immersive.
L’Industria 4.0 è una sfida e un grande investimento per le imprese italiane, soprattutto per le Pmi, ma è soprattutto un’occasione da cogliere per creare nuove sinergie e rendere il mercato italiano più competitivo.
*Dati provenienti dall’Osservatorio Industria 4.0 della School of Management del Politecnico di Milano (Maggio-Giugno 2017).
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