Apparecchiare la tavola in maniera perfetta e originale è un elemento di distinzione che verrà apprezzato dai clienti e renderà unica l’offerta rispetto ai competitors. Nella cura dei coperti non bisogna lasciarsi guidare dal risparmio ma piuttosto dall’esigenza di rendere la permanenza dei clienti presso il proprio locale confortevole e curata. Apparecchiare la tavola è un’arte che richiede precisione, ricercatezza, originalità e cura dei dettagli e solo con i giusti accorgimenti è possibile creare l’atmosfera giusta per offrire un’esperienza perfetta.
Ogni ristorante ha il suo stile, dalla scelta del tipo di stoviglie, ai colori di tovaglie e tovaglioli, ma ci sono alcune regole di base per quanto riguarda la disposizione degli oggetti in tavola, che per lo più derivano dal Galateo e dalla buona prassi, che è consigliato seguire. Una volta accolte queste regole, spazio alla creatività! Combinazioni di colori, giochi di tessuti, fusione di elementi naturali e oggetti di design originali e di tendenza contribuiscono a definire uno stile personale e a caratterizzare le tavole, purché venga garantita un’omogeneità all’insieme, per ottenere effetti diversi e suggerire differenti atmosfere che colpiranno i clienti e contribuiranno a rendere unica la loro esperienza.
Negli ultimi tempi il minimalismo che aveva caratterizzato le tavole a partire dagli anni 2000 è stato superato da uno stile più informale e meno integralista. Nella scelta delle stoviglie e degli oggetti in tavola si presta ora più attenzione al materiale, come ci si focalizza di più sugli ingredienti e l’origine delle materie prime; si mira poi alla valorizzazione dell’artigianalità e del localismo e si punta alla personalizzazione al fine di offrire un’esperienza multisensoriale.
Ma quali sono gli stili e gli oggetti di tendenza nelle tavole in questo 2017?
Qualche ispirazione si può trovare nello street food, trend che ha caratterizzato anche tutto il 2016 e che ha rivoluzionato le abitudini alimentari di molti italiani. Perché dunque non rievocarne le caratteristiche anche in un ristorante con stoviglie in perfetto stile? Nella ristorazione il trend si traduce in un servizio più flessibile, ed ecco che le tovaglie vengono eliminate a favore di tovagliette, “runner” o tavole “nude”; i piatti scompaiono e gli hamburger e la carne vengono serviti su taglieri in legno accompagnati da patate fritte in cestini di acciaio o in sacchettini e salse in mini vasetti.
Particolarmente amato anche lo stile “industriale”, con qualche tocco vintage o “hipster”: tavoli e sgabelli per l’arredo, cassette a listelli in legno per pane o contorni (utilizzate ad esempio come contenitori d’asporto nei più moderni ristoranti che sono anche negozi), posate dall’effetto invecchiato, piatti e bicchieri in terracotta o ceramica colorata a tinte pastello. Se lo stile e l’offerta sono più spostate verso l’esotico, spazio al bamboo, a ciotole di ogni forma e colore, taglieri in ardesia e bacchette. Di tendenza anche i vasetti al posto dei più classici piatti per servire antipasti o più comunemente i dessert. Sono pratici per il cliente e versatili per gli chef perché si adattano sia a cibi dolci sia salati e consentono di giocare con sapori, consistenze e colori.
Dalla Francia e dalla Spagna arrivano poi le lattine da conserva (le tipiche scatolette del tonno o delle sardine) prodotte da aziende specializzate, utilizzate per servire piatti gourmet. Per uno stile più classico vanno sempre bene posate in acciaio, piatti piccoli e semplici (senza loghi e nomi) in porcellana bianca o satinato.
Se invece si vuole davvero osare, si può seguire l’esempio di Quince, ristorante di lusso di San Francisco, che ha scelto di servire alcune selezionate (e costose!) portate su tablet riproducente un filmato, legato alla tipologia di cibo servito, per un’esperienza culinaria allo stesso tempo tecnologica e interattiva.
O ancora, per un’esperienza diversa dal solito, si possono servire alcune portate su piatti edibili fatti di pane o fecola di patate, accompagnati da posate anch’esse edibili, dolci o salate all’occorrenza, e bicchieri in buccia di frutta!
Un plus è poi curare il packaging dei contenitori per asporto (le cosiddette “doggy bag”): le parole chiave in questo caso sono sostenibilità, da preferire quindi materiali biodegradabili e compostabili, e originalità, per offrire confezioni eleganti e pratiche cercando ispirazione dal take away e dal delivery.