Si è svolta dal 28 al 31 marzo la quarta edizione della manifestazione Care’s -The Ethical Chef’s Days, un evento italiano che ha riunito 30 tra i migliori chef di tutto il mondo. L’evento è nato con l’obiettivo di promuovere un approccio etico e sostenibile verso il cibo e per parlare di pratiche ecosostenibili anche al di fuori della cucina. Da quest’anno però il Care’s ha iniziato a cambiato forma per diventare un vero e proprio campus per chef stellati, per quattro giorni all’anno l’occasione perfetta per riunirsi, fondare una comunità, fare rete, diffondere un messaggio semplice quanto dirompente: take a little bit more care.
Questa famosa manifestazione è arrivata finalmente ad essere quello che da sempre volevano lo chef Norbert Niederkofler, tre stelle Michelin, e il promotore del festival Paolo Ferretti: prima di tutto un’occasione di incontro fra cuochi per scambiarsi idee e progetti, tecniche o impiattamenti e non per copiare ricette.
Sono stati aboliti gli show cooking, limitato il pubblico e la presenza di giornalisti, tutto per concentrare l’attenzione sui veri protagonisti: i 30 chef (di cui 25 con Stelle Michelin) che si sono dati appuntamento a Brunico per cucinare ma soprattutto per parlare, conoscersi e confrontarsi.
Al Plan de Corones, sopra Brunico, sorge una delle sedi del Messner Mountain Museum, dedicato alla storia dell’alpinismo e disegnato da Zaha Hadid. A pochi passi, il Museo della Fotografia Lumen e il rifugio Alpinn, con la cucina firmata da Niederkofler. Care’s -The Ethical Chef’s Days ha dimostrato come tante piccole azioni, quotidiane, per cambiare il proprio modo di essere chef, imprenditori, consumatori, possano avere un impatto a livello globale.