Un recente studio condotto dalle Università di Lubiana e Copenhaghen mette in allarme: le lavastoviglie sono un ricettacolo di batteri e agenti patogeni.
Quali sono i batteri e gli agenti in questione?
Si tratta di batteri come l’Escherichia coli, che può causare avvelenamento alimentare, lo Pseudomonas e l’Acinetobacter. Si parla anche di funghi come Candida, Criptococco e Rhodotorula, che possono provocare infezioni e intossicazioni. Questi agenti possono essere seriamente dannosi, soprattutto per chi ha un sistema immunitario già compromesso.
Perché si formano?
Secondo gli studiosi molto probabilmente la formazione dei batteri dipende dall’introduzione di cibo contaminato. La comparsa dei funghi, invece, può derivare dall’acqua che rifornisce la lavastoviglie che, in determinati casi, favorisce la formazione di calcare.
Dove si formano?
La formazione di questi agenti patogeni è favorita dalla presenza di un ambiente caldo e umido, per questo è facile trovarli sul sigillo in gomma delle lavastoviglie.
Come prevenire la loro proliferazione?
- Preferire lavastoviglie con una chiusura che utilizza magneti realizzati in neodimio, garantendo elevata coercitività.
- Prestare attenzione alla durezza dell’acqua in entrata dal momento che la superficie irregolare e ruvida creata dai depositi di calcare è terreno fertile per batteri e altri microrganismi. In caso di acqua con durezza superiore ai 15°F è consigliato l’utilizzo di un addolcitore
- Utilizzare detersivi professionali che prevedano la presenza, oltre di tensioattivi e antischiumogeni, anche di agenti antibatterici e anticalcarei.
Seguendo questi accorgimenti è possibile garantire pulizia e brillantezza alle stoviglie e soprattutto una corretta igiene per la vostra apparecchiatura.
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